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Caso Huawei, Genchi: “Google costretta da Trump che a sua volta è stato messo alle strette da Apple”

“E’ un proclama che serve a far vendere più I-Phone. A un certo punto era rimasto solo Renzi ad avere l’I-phone e poi ha fatto la stessa fine, è passato di moda in fretta”

StrettoWeb - 21 maggio 2019 - di Danilo Loria

L’avvocato Gioacchino Genchi, esperto di informatica e telefonia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. Sull’importanza dei big data. “Oggi affidiamo al nostro smartphone la nostra vita, i segreti più importanti, gli impegni, gli appuntamenti, è un po’ la scatola nera del nostro passato, presente e futuro –ha affermato Genchi-. Quindi la proliferazione degli interessi può servire nell’analisi dei big data per pianificare le offerte commerciali tramite le inserzioni pubblicitarie. Questo è l’aspetto più banale…

Gioacchino Genchi: “Ogni volta che vedo Renzi con l’Iphone mi viene lo sconforto”

L'Huffington Post - 10 gennaio 2017 - di Andrea Purgatori

“Ogni volta che vedevo Renzi con quel Iphone in mano mi veniva lo sconforto. Possibile mai che a un presidente del Consiglio non avessero dato un cellulare protetto? Bah, mi auguro che in tasca ne avesse un altro per le conversazioni importanti. Me lo auguro, ma mica ne sono tanto sicuro…”. Gioacchino Genchi, il superconsulente informatico di tutte le procure italiane accusato di essere l’uomo delle trecentocinquantamila intercettazioni utilizzate per controllare politici e deviare indagini e stragi – da Berlusconi a Capaci – che avrebbero dovuto perderlo per sempre in…

“Dna, telepass e documento unico contro il terrore, mappiamoci tutti”

L’ESPERTO INFORMATICO E L’EMERGENZA SICUREZZA: I DATI DA INCROCIARE, I BUCHI DEL SISTEMA. E L’INEVITABILE RINUNCIA ALLA PRIVACY

il Fatto Quotidiano - 23 novembre 2015 - di Antonio Massari

“Quel che è accaduto in Francia deve far riflettere sulla necessità, per ciascuno di noi, di cedere una porzione limitata della propria libertà a vantaggio della sicurezza di tutti. Non serve alcun processo autoritario, è solo necessario attrezzarsi e documentare gli eventi che è fondamentale analizzare per prevenire e contrastare il terrorismo”. Questo è il pensiero di Gioacchino Genchi, che è stato a lungo consulente informatico di molte procure italiane, ha collaborato anche alle inchieste sulle stragi di Capaci e via D’Amelio, per trent’anni s’è occupato di analizzare tabulati telefonici…