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ESTORSIONI: NEL MIRINO ATTENTATORI CONTRIBUTI AGRUMICOLI

Ansa - 17 luglio 2002 - di Redazione

PALERMO - Era da poco passata mezzanotte del 7 gennaio 2002 quando un ordigno ad alto potenziale distruggeva l'autovettura dell'imprenditore Luciano Milio, sistemata davanti la sua villa di contrada San Gregorio a Capo d'Orlando. La potenza dell'esplosivo utilizzato aveva scaraventato l'automobile davanti l'ingresso della casa e l'attentato si sarebbe potuto trasformare in una strage se qualcuno dei familiari di Milio si fosse trovato a transitare sul patio. Oggi la Squadra Mobile di Messina e gli agenti del Commissariato di Capo d'Orlando hanno arrestato gli autori di questo episodio. L'attentato dello…

Inchiesta Mediaset richiesti i tabulati del premier

Repubblica - 13 luglio 2002 - di Redazione

MILANO - I magistrati Fabio De Pasquale ed Alfredo Robledo, titolari dell'indagine sulla presunta frode fiscale dal 175 milioni di euro (circa 350 miliardi di lire) hanno chiesto alla procura di Palermo la trasmissione dei tabulati telefonici riferiti ad utenze in uso nei primi anni '90 al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e a Marcello Dell'Utri. Gli stampati sono stati acquisiti nell'ambito dell'inchiesta archiviata sul riciclaggio, che vedeva indagati gli stessi Berlusconi e Dell'Utri. L'analisi del traffico telefonico è stata affidata al consulente siciliano Gioacchino Genchi: spetterà a lui ricostruire…

PM MILANO CHIEDONO DI ACQUISIRE TABULATI BERLUSCONI ANNI ’90. IPOTESI RICICLAGGIO MEDIASET, RICHIESTA A PROCURA PALERMO

Ansa - 12 luglio 2002 - di Redazione

PALERMO - I sostituti procuratori della Repubblica di Milano, Fabio De Pasquale ed Alfredo Robledo, hanno chiesto alla procura di Palermo la trasmissione di tutti i tabulati telefonici riferiti ad utenze in uso nei primi anni '90 al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, acquisiti all'inchiesta archiviata, sul riciclaggio in cui erano indagati Berlusconi e Dell'Utri. I pm milanesi hanno chiesto gli atti nell'ambito dell'indagine sulla presunta frode fiscale di Mediaset. Inoltre hanno incaricato il consulente Gioacchino Genchi di ricostruire tutti i contatti telefonici fra l'Italia e la Svizzera che sarebbero…

Criminalità: Rapina in banca, polizia arresta quarto indagato

Ansa - 17 giugno 2002 - di Redazione

PALERMO - Gli agenti della sezione volanti della Questura di Palermo hanno arrestato Girolamo Fernandez, 32 anni, accusato di avere fatto parte del commando che lo scorso 4 febbraio ha messo a segno una rapina alla Banca popolare di Lodi. L'uomo era riuscito a fuggire, mentre gli altri tre complici erano stati arrestati dalla polizia dopo un lungo inseguimento in città. Gli investigatori sono arrivati ad individuare e accertare il suo coinvolgimento nella rapina, grazie ad un sapiente e professionale esame dei tabulati del telefono cellulare utilizzato dall'indagato e sviluppati…

ATTENTATO E MINACCE A IMPRENDITORE MESSINESE, UN ARRESTO

Ansa - 25 maggio 2002 - di Redazione

MESSINA - Gli affari miliardari che ruotano attorno alla raccolta agrumicola nel messinese sarebbero al centro dell'inchiesta sull'attentato all'imprenditore agricolo Luciano Milio avvenuto l'8 gennaio scorso a Capo D'Orlando. Per questa vicenda la polizia ha arrestato oggi l'incensurato Rocco Bonina, 24 anni, impiegato in un'azienda agricola. Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Patti, su richiesta del sostituto procuratore Antonino Nastasi. Secondo l'accusa, Bonina avrebbe piazzato un chilo e trecento grammi di esplosivo nell'automobile di Milio per indurlo a pagare tre miliardi di lire a Giuseppe Scarpari,…

Scommesse clandestine nei centri Internet

Chiusi 13 locali in città e in provincia. Non si esclude la regia di Cosa nostra - Un giro da 25 mila euro la settimana. On line i clienti giocavano su tutto, dal totonero al lotto, collegati a un sito inglese

Repubblica - 13 aprile 2002 - di Enrico Bellavia

La ditta era un fantasma colorato che compariva sul computer digitando un nome inglese. Era registrata in Romania ma parlava italiano. Prometteva quote e vincite. Assicurava introiti per migliaia di euro a settimana. Pagava puntualmente i giocatori ma era impalpabile come tutto il business che ci stava intorno. L'aveva inventata un palermitano, la gestiva una coppia di bagheresi che pensava in grande. Studiava la possibilità di espandersi e, alle prime avvisaglie di possibili grane giudiziarie, meditava di riparare all'Est con il beneplacito del nostro Istituto per il commercio estero. C'è…

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