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Mezzojuso, Giletti non andrà sotto processo

Era accusato di avere diffamato l’ex sindaco, ma manca la querela

Giornale di Sicilia - 18 marzo 2022 - di Giuseppe Spallino

Il giudice monocratico del Tribunale di Termini Imerese, Giuseppina Turrisi, ha dichiarato la nullità del decreto di citazione a giudizio con cui il procuratore Ambrogio Cartosio aveva mandato a processo il celebre giornalista e conduttore televisivo Massimo Giletti. L’accusa era di diffamazione nei confronti dell’ex sindaco di Mezzojuso Salvatore Giardina, ma per questo reato occorre la querela, che nel caso di specie non c’era, dato che a presentarla era stata una persona diversa dal diretto interessato.   Giardina era stato l’ultimo primo cittadino di Mezzojuso, prima dello scioglimento per infiltrazioni…

Giletti: nessun processo per l’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex sindaco di Mezzojuso Salvatore Giardina

Il Tribunale di Termini Imerese ha accolto le eccezioni della difesa e ha dichiarato con sentenza l’immediato proscioglimento dell’imputato

La Valle dei Templi - 17 marzo 2022 - di Redazione

Il giudice monocratico del Tribunale di Termini Imerese, Giuseppina Turrisi, ha annullato il decreto di citazione a giudizio con cui il procuratore Ambrogio Cartosio aveva mandato a processo il celebre giornalista e conduttore televisivo Massimo Giletti per diffamazione nei confronti dell’ex sindaco di Mezzojuso Salvatore Giardina, l’ultimo prima dello scioglimento per infiltrazioni mafiose, disposto con decreto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del 16 dicembre 2019 e confermato con sentenza del Tar del Lazio, del 4 agosto 2021.   È stata pienamente accolta l’eccezione e la richiesta di immediato proscioglimento…

Accusato di abuso sessuali, bidello assolto

La sentenza che lo aveva scagionato non è stata impugnata. In appello risponderà solo di possesso di materiale pedopornografico

Giornale di Sicilia - 17 febbraio 2022 - di Redazione

Un bidello di 50 anni, Ignazio Majolino, è stato definitivamente assolto dall'accusa di violenza sessuale nei confronti di due allieve minorenni dell'istituto odontotecnico in cui lavorava. La sentenza che lo aveva scagionato in primo grado è del luglio scorso e adesso sono scaduti i termini per impugnarla: nessun ricorso da parte della Procura né dalla Procura generale. In appello si andrà solo per il secondo reato contestato al collaboratore scolastico, la detenzione di materiale pedopornografico: su questo il pm Giulia Amodeo ha infatti presentato l'impugnazione.   Majolino era stato assolto…

«Nessuna molestia al fratello». Assolto quarantenne di Paceco

Battaglia legale per la vendita di un terreno

Giornale di Sicilia - 24 gennaio 2022 - di Giacomo Di Girolamo

«Nessuna molestia telefonica al fratello». Assolto un uomo di Paceco accusato di avere determinato una guerra fratricida scoppiata dopo che si era opposto alla vendita dei terreni di famiglia al «re dell’eolico» Vito Nicastri, passato alle cronache anche per la sua presunta contiguità con il capomafia Matteo Messina Denaro.   Salvatore Cusenza, 48 anni, si era opposto al progetto del fratello maggiore, Giuseppe, che aveva cercato di convincere il padre a cedere i terreni a Nicastri. Da qui una denuncia per molestie telefoniche a suo carico da parte di Giuseppe…

Atti osceni al supermercato, militare assolto in appello a Trieste. Ribaltata la sentenza di primo grado

Ansa - 28 dicembre 2021 - di Redazione

La seconda sezione penale della Corte d'Appello di Trieste, presieduta da Andrea Odoardo Comez, ha assolto "perché il fatto non è previsto dalla legge come reato", Alberto Mario Laccetti, sottoufficiale dell'Esercito, condannato nel 2018 in primo grado a un anno di reclusione, con pena sospesa, per atti osceni in luogo pubblico abitualmente frequentato anche da minorenni.   La vicenda risale a marzo 2016, quando gli addetti di un supermercato di via Fabio Severo a Trieste avevano riferito di aver notato più volte un cliente compiere atti osceni all'interno dell'esercizio commerciale…

Caso Majolino: assolto dopo due anni il bidello di Palermo accusato di violenza sessuale

Decisivi per scagionare l'imputato le conversazioni su Whatsapp con i genitori e i metadati di tracciamento delle app che aveva sul telefono. Anche il possesso di video pedopornografici è stato dimostrato come involontario. Per la difesa, l'assoluzione si poteva decretare molto prima e non è stato cercato il vero colpevole del reato denunciato da due ragazze

Ilfattoquotidiano.it - 29 luglio 2021 - di Saul Caia

Assolto per non avere commesso il fatto. Quando il presidente del collegio giudicante del tribunale di Palermo ha letto la sentenza, Ignazio Majolino ha tirato un respiro di sollievo. Per quasi due anni e mezzo è stato agli arresti domiciliari, passando per essere un pedofilo e violentatore. Sotto accusa per una duplice violenza sessuale su due minorenni e il possesso di materiale pedopornografico. Un incubo che non sembrava avere fine, ma che grazie all’istruttoria difensiva dell’avvocato Gioacchino Genchi è riuscito ad uscirne indenne. In una vicenda che, leggendo gli atti…

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