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Truffa telematica, Dda Palermo: Servono più controlli

Ansa - 3 ottobre 2000 - di Redazione

PALERMO – La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo si è occupata di diverse inchieste sul riciclaggio di denaro sporco e sulle truffe ai danni degli istituti di credito che sono state messe a segno grazie all’utilizzo delle più moderne e sofisticate tecniche informatiche. Le operazioni bancarie, attraverso un Pc e un modem, sono sempre state rese possibili grazie all’utilizzo delle password di cui l’organizzazione era entrata in possesso.

”In diverse occasioni – dice il sostituto della dda di Palermo Maurizio De Lucia – ci siamo imbattuti in inchieste di questo genere. Le organizzazioni criminali tentano, e molte volte ci riescono, di penetrare i sistemi bancari servendosi di impiegati dell’istituto di credito in cui mettere a segno la truffa”. ”Per quanto sosfisticati siano i sistemi di controlli – aggiunge il pm – l’organizzazione riesce ad ottenere da funzionari infedeli le password che permettono di eseguire tutte le operazioni”. Dello stesso avviso il vice questore Gioacchino Genchi, consulente informatico della Procura: ”I sistemi informatici di solito hanno standard di protezione elevati. L’elemento determinante per la buona riuscita della truffa è sempre la malafede di qualche complice”. Per combattere la criminalità on line secondo Genchi occorre ‘‘tenere alta la soglia dei controlli di sistema senza creare allarmismi e senza bloccare lo sviluppo e l’espansione delle tecnologie”. (ANSA)