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MAFIA: TALPE DDA; GENCHI: CONTATTI TRA ‘SERVIZI’ E IMPUTATI

Ansa - 22 novembre 2005 - di Lirio Abbate

PALERMO ”Dagli accertamenti effettuati risultano numerosi contatti tra telefoni fissi di un ufficio dei servizi segreti di Palermo e utenze telefoniche intestate a Giorgio Riolo, Antonio Borzacchelli e Francesco Campanella. Utenza telefonica, quest’ultima, nella disponibilità dell’on. Salvatore Cuffaro o di personale a lui vicino, politicamente e professionalmente”. Lo ha detto Gioacchino Genchi, consulente informatico della procura, ai giudici del processo alle talpe alla Dda che vede fra gli imputati il presidente Cuffaro, l’imprenditore Michele Aiello e il maresciallo Giorgio Riolo. Genchi precisa che ”i contatti sono avvenuti in un periodo compreso tra il 6 novembre 2002 e il 7 maggio 2003”.

Il consulente, rispondendo alle domande dei pm Nino Di Matteo e Maurizio De Lucia, ha proseguito precisando che le telefonate partivano da ”un ufficio riservato, in via Notarbartolo, le cui fatture per le utenze telefoniche venivano saldate dal ministero degli Interni”. Genchi ha anche spiegato che: ”Nella disponibilità dell’onorevole Cuffaro, a partire dal 1998, c’era una sim card, attivata nel luglio 1998 ed intestata a Francesco Campanella”, l’ex presidente del consiglio di Villabate indagato per aver fornito la carta di identità con un falso nome al boss Bernardo Provenzano ora collaboratore di giustizia.

Genchi ha ricordato le telefonate e le date in cui sono state fatte ed ha spiegato che ”si tratta di un’utenza che cammina sempre, fianco a fianco con Cuffaro. Lo sappiamo dai riscontri con le celle dei ripetitori delle linee di copertura dei telefoni cellulari oltre che dalle notizie, apprese dagli organi di stampa, sugli spostamenti dell’onorevole Cuffaro”.

Il testimone ha definito l’utenza ”un centralino mobile del Governatore”. ”Nel periodo preso in esame – ha detto – sono 60701 i contatti in entrata e circa 2000 quelli in uscita. Il primo contatto tra Giorgio Riolo e Cuffaro, attraverso la scheda intestata a Campanella, e’ del 4 agosto 1999”.

La scheda, secondo Genchi, è stata utilizzata in 31 cellulari diversi. Il consulente ha affermato che da maggio 2001 sarebbero state numerose anche la chiamate tra Riolo e l’ex assessore comunale indagato per mafia Domenico Miceli, tra Cuffaro ed il maresciallo dei carabinieri in carcere per concussione Antonio Borzacchelli e tra quest’ultimo e Riolo. (ANSA)