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MAFIA: DELL’UTRI, NESSUNA TELEFONATA DAI MIEI NUMERI

Ansa - 18 febbraio 2002 - di Redazione

PALERMO – ”Alla mia segreteria ho sempre ricevuto decine e decine di telefonate. Raramente ho risposto personalmente, ma soprattutto nessuna delle chiamate è mai partita dalle mie utenze”. L’ha detto Marcello Dell’Utri, senatore di Fi sotto processo a Palermo per concorso in associazione mafiosa, oggi durante una breve dichiarazione spontanea.

Dell’Utri è intervenuto a conclusione della deposizione del vice questore Gioacchino Genchi, consulente della Procura. Il funzionario aveva analizzato in aula i risultati della consulenza che ha preso in esame circa seicentomila telefonate dirette ad utenze riconducibili al senatore tra i primi anni 90 ed il 96.

In particolare il teste ha parlato dei contatti tra persone vicine a ”Sicilia Libera”, movimento politico autonomista voluto dal boss corleonese Leoluca Bagarella, cognato di Totò Riina, il principe romano Domenico Orsini ed esponenti di Forza Italia fra i quali, appunto, Dell’Utri.

Nell’agenda della segreteria dell’imputato risulterebbe una telefonata fatta da Orsini, il quale avrebbe contattato il politico dopo avere parlato con Tullio Cannella, l’uomo cui Bagarella aveva affidato l’organizzazione del movimento.

L’udienza è stata rinviata al 26 febbraio. (ANSA)